UN CANTO DI NATALE
di Charles Dickens
SPAZIO SHAKESPEARE
20 / 23 dicembre
a cura di e con Orietta Notari
produzione Fondazione Teatro Due
Signore e signori, sono lieto di aver l’onore di leggere per voi stasera. Con queste parole esordisce Charles Dickens prima di ogni reading, dal momento in cui, quarantacinquenne, esordisce come lettore delle proprie opere, portate in scena a Londra, nel Regno Unito e negli Stati Uniti d’America, in tournée tanto lunghe quanto acclamate.
Un Canto di Natale è la storia del vecchio e arido usuraio Scrooge, visitato nella notte della vigilia da tre spiriti (il Natale del passato, del presente e del futuro) che lo porteranno al cambiamento. Un racconto fantastico e suggestivo ma che racchiude in sé un’aspra critica alla società del tempo e molte verità profonde, narrate con spirito picaresco e una cupa nota gotica.
L’avventura di Dickens sui palchi teatrali iniziò proprio con la lettura di Un Canto di Natale e fu ancora una volta questo copione ad essere scelto, il 15 marzo del 1870, per la sua ultima lettura di fronte al pubblico.
Paolo Nori (Parma 1963), laureato in letteratura russa, ha tradotto e curato opere di alcuni fra i maggiori autori russi: Puškin, Gogol’, Turgenev, Tolstòj, Cechov, Dostoevskij.
Autore di romanzi e saggi, tra i quali Bassotuba non c’è (1999), Si chiama Francesca, questo romanzo (2002), Noi la farem vendetta (2006), I malcontenti (2010), I russi sono matti (2019), Che dispiacere (2020). Dopo il grande successo di Sanguina ancora. L’incredibile vita di Fedor M. Dostoevskij (Mondadori 2021) in Arena Shakespeare, Nori torna sulla scena per presentare al pubblico un nuovo viaggio fra letteratura e teatro.