MEDEASSOLO S-CONCERT

di Valentina Banci
da Seneca

SPAZIO SHAKESPEARE
18 febbraio / 16 marzo

con Valentina Banci

traduzione Paolo Magelli
musiche Arturo Annecchino

produzione Fondazione Teatro Due

Tutto è già accaduto, il più terribile degli atti commesso, ogni cosa perduta. Medea in questo soliloquio per voce e batteria che si intreccia con le musiche originali del maestro Arturo Annecchino, è una donna oltre il dolore, alla quale ho cercato di restituire quella umanissima disperazione che l’atto orribile dell’assassinio dei propri figli ci impedisce di considerare. E benché sia impossibile da perdonare, dando voce alle sue lacrime, ho sentito con chiarezza che ogni essere umano lasciato solo, lontano dalla sua cultura, esule in terra straniera, ripudiato, odiato e al quale sono strappati brutalmente i sogni più grandi, può perdersi e finire in un buio tale da non credere più neppure nell’amore più grande, quello di madre. Perché Medea è anche e soprattutto la tragedia dell’abbandono, dell’esclusione e dell’esilio. Ed è in questo senso che troviamo questo mito sempre pronto a parlarci profondamente e a ricordarci che in fondo, come ci dice Jaques Lacan, “Medea siamo noi”. 

Valentina Banci

ph. Anna Camerlingo

ph. Anna Camerlingo