CESSO
di Dino Lopardo
con Cristina Cattellani, Ivan Zerbinati
coreografia Claudia Monti
regia Elena Gigliotti
produzione Fondazione Teatro Due
Scommetti solo quando puoi perdere. voglio dire, senza rischiare di dormire,
poi, su una panchina o di saltare qualche pasto, l’importante è pagare l’affitto prima.
Charles Bukowski, Storie di ordinaria follia, 1972
L’OMS da decenni li definisce «ludopatici», ovvero affetti da gioco-dipendenza, ma in Italia si parla ancora di vizio. Eppure i maniaci della slot machine, dei videopoker, dei gratta e vinci a raffica raccontano di una patologia ossessiva che di “giocoso” ha ben poco. Questa pratica durante il lockdown è aumentata notevolmente, la stessa che ha investito Lele, un giovane OSS causandogli un disturbo antisociale di personalità. La sua vita è cambiata da quando ha poggiato la sua mano su di una slot per la prima volta. Perché lo ha fatto? Per gioco, riscatto, rivalsa? Giorno dopo giorno, questo suo problema avrà ripercussioni anche sul posto di lavoro causandogli imbarazzo, frustrazione e rabbia riversando quest’ultima sui pazienti che assiste. Un appuntamento fisso che lo risucchierà e catapulterà addirittura nel suo passato. L’immagine di un’ombra oscura, sua madre, la vera colpa. Ne uscirà vincitore?
Dino Lopardo, si forma come attore nel 2013 presso l’Accademia d’Arte Drammatica di Roma. Contemporaneamente si laurea con una tesi sul radiodramma. Nel 2015 si specializza in sceneggiatura e drammaturgia presso l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio d’Amico. È autore di Trapanaterra (semifinalista inBox ’21), Attesa (miglior drammaturgia INdivenire 2018), Ion (miglior spettacolo INdivenire 2019). Ha realizzato i cortometraggi Partecipare con Iole Franco e Vecchio con Leo Gullotta (miglior corto e miglior attore al festival tematica sociale Tulipani di seta nera e Marateale film festival partner RAI cinema Channel).