Drakula, frutto di una coproduzione internazionale che vede accanto a Fondazione Teatro Due, il Teatro Nazionale Sloveno di Maribor e il Teatro Nazionale Croato di Zagabria, ha debuttato a Zagabria il 25 settembre. In Italia lo spettacolo debutterà in prima nazionale al Teatro Due Parma il 27 novembre.
Diretto dal regista serbo ANDRAS URBAN, Drakula si avvale di un cast composto da attori delle tre nazioni coinvolte: accanto agli italiani DAVIDE GAGLIARDINI e GIAN MARCO PELLECCHIA ci saranno MATEVŽ BIBER,
MIA BIONDIĆ, DADO ĆOSIĆ, JURIJ DREVENŠEK,EDVIN LIVERIĆ, NIKA ROZMAN,LUCIJA ŠERBEDŽIJA.
Lo spettacolo, strettamente legato ai temi letterari dell’omonimo romanzo di Bram Stoker, non seguirà la struttura narrativa del libro, né ha l’intenzione di reinventarlo sul palco. Il regista András Urbán spiega che “la performance riflette piuttosto una serie di aspetti e fenomeni che sono, in senso lato, collegati a Dracula o alla vampirologia balcanica in generale”. “Alla base della nostra indagine” – prosegue – “c’è la relazione fra l’uomo, che vive in un dato spazio–tempo, e l’essere, inteso come esistenza infinita. Nel rapporto tra l’essere umano e Dracula, ci siamo concentrati sulla prospettiva della vittima, dove la vittima è, ovviamente, l’umano. Il ritmo e i contenuti dello spettacolo sono il risultato dell’elaborazione di temi come immortalità, amore, ma anche infezione, epidemia”. “Il leggendario romanzo di Bram Stoker” – ha aggiunto la drammaturga Kata Gyarmati – “è diventato la guida della nostra ispirazione, così come altri film cult che abbiamo attentamente riesaminato durante il processo creativo. Tuttavia, la parte più importante del lavoro è coincisa con l’affrontare alcune domande che la storia di Dracula ha suscitato e che ci sembrano cruciali rispetto al contemporaneo. Se non altro, Dracula si è rivelato un coltello, uno strumento per andare più a fondo dentro di noi”.