L’Ensemble Europa Galante torna a Teatro Due in occasione del Convegno internazionale dell’ETC – European Theatre Convention, che vedrà più di 60 personalità del mondo teatrale e culturale Europeo affluire a Parma. Data la prolifica e duratura collaborazione con Fondazione Teatro Due, l’Ensemble diretto dal Maestro Fabio Biondi proporrà un programma coinvolgente di musica della prima parte del XVIII secolo, incentrata sul tema dello scambio e la contaminazione.
Gli autori toccati saranno Vivaldi, Bach, Telemann e Geminiani, tutti e quattro protagonisti di un interscambio di stili e tecniche compositive che ha caratterizzato la musica Europea dell’epoca. Famosissima per esempio è la trascrizione dell’Op.3 di Vivaldi da parte di Bach per organo o clavicembalo; il genio tedesco era affascinato dalla ricerca vivaldiana sul connubio tra la fantasia e le severe regole dell’armonia e dalla possibilità di commistione degli stili. Anche l’inesausto interesse di Georg Philipp Telemann si rivolse ai diversi stili compositivi, e lo studio che ne fece seguire punta alla ricerca di uno stile misto che racchiuda l’anima musicale del suo secolo; tutti esempi di come già in quel periodo l’influenza tra gli stili (come quello italiano, francese o tedesco) fosse importantissima anche per gli artisti più famosi. I più geniali giravano l’Europa mietendo successi e influenzando le generazioni future; è il caso di Arcangelo Corelli, il quale eseguiva le sue composizioni a Parigi, Londra e in tutte le maggiori città Europee. Del suo allievo più brillante, Francesco Geminiani, Europa Galante eseguirà la trascrizione in Concerto Grosso di uno dei pezzi corelliani più popolari: La Follia. L’intero programma viene arricchito dalla grande espressività e maestria dell’Ensemble, che fa della ricerca musicale, delle tecniche e degli strumenti d’epoca il suo punto di forza per rendere al meglio l’atmosfera del tempo, e per valorizzare autori immortali nel modo più interessante. Un percorso di dialogo musicale che è anche dialogo tra culture e tra tradizioni, all’insegna di una Europa culturale che si vedeva unita in passato, e che ancora oggi insegue il sogno dell’Unità.