GRADUS. GIORNATE D’AUTORE
FOCUS IVAN VYRYPAEV
Conversazione dell’autore con Florian Borchmeyer
Letture da Illusioni, Ufo, Genesi N.2, Agitazione, Ossigeno, Dreamworks, Ubriachi, Luglio, Mahamaya Electronic Devices, Gli unici alberi più alti della terra, New Constructive Ethics, Linea solare, Le vespe estive ci pungono anche a novembre, Abbracci insopportabilmente lunghi
Conferenza Iraniana, La danza di Delhi, Entertainment, Sogni, Zucchero
a cura di e con Teodoro Bonci Del Bene
TEATRO DUE – Shakespeare 1
24 NOVEMBRE, ORE 11:00
L’incontro si propone di restituire un assaggio succulento della scrittura di quello che Fausto Malcovati ha definito il più importante autore teatrale russo del ventunesimo secolo, una produzione da cui, sempre citando Malcovati “viene a galla con lui il marcio di una società che per troppi anni ha represso i suoi lati oscuri. Viene a galla il sottosuolo postsovietico, diverso, ma in fondo non troppo, da quello dostoevskiano. Anche la sua, come quella di Dostoevskij, ma più estrema, è un’umanità ai limiti, profondamente disturbata, psichicamente instabile, cinica, violenta, sadica, perversa. Un’umanità che non conosce freni inibitori, non conosce tabù, si droga, si ubriaca, aggredisce, uccide, si autodistrugge. Vyrypaev non batte ciglio: il suo occhio osserva, il suo orecchio ascolta, e la vita affiora contorta, confusa, con i suoi accidenti, le sue assurdità, i suoi dolori, le sue volgarità, i suoi squilibri, le sue contraddizioni. Nei suoi testi ci siamo noi, noi come siamo. Noi con il nostro caos interiore, la nostra baraonda esistenziale, il nostro guazzabuglio nascosto, le nostre impronunciabili pulsioni”.
L’autore e regista Teodoro Bonci del Bene dal 2013 si occupa di Ivan Vyrypaev ed è traduttore della maggior parte dei testi del drammaturgo russo, pubblicati in Italia da Cue Press. Per le Giornate d’Autore, Bonci del Bene cura insieme all’autore un patchwork delle opere, incluse quelle inedite e mai rappresentate in Italia, Luglio, Mahamaya Electronic Devices, Gli unici alberi più alti della terra, Linea solare, Le vespe estive ci pungono anche a novembre, Abbracci insopportabilmente lunghi, Conferenza Iraniana, La danza di Delhi, Sogni, Zucchero.
Ivan Vyrypaev è un drammaturgo, sceneggiatore, regista, attore e direttore artistico polacco di origine russa. Dal 2022 è anche direttore artistico della fondazione internazionale Teal House di Varsavia. Le opere di Vyrypaev sono state messe in scena in tutto il mondo, dalla Corea del Sud agli Stati Uniti, in oltre 250 teatri. Come regista ha messo in scena opere teatrali in tutta Europa e negli Stati Uniti. Nel 2019 è stato riconosciuto come uno dei dieci drammaturghi più importanti a livello globale. È anche un noto regista cinematografico; il suo film “Euphoria” ha partecipato al concorso principale della Mostra del Cinema di Venezia e ha ricevuto il premio “Giuria dei giovani” e il “Leoncino d’Oro” per il miglior film. Ivan ha vinto numerosi premi letterari, teatrali e cinematografici, tra cui quelli della Mostra del Cinema di Venezia, dello Stuckemarkt International Contemporary Drama Festival, del Festival del Cinema di Varsavia e del Festival del Cinema di Roma. I critici descrivono il lavoro di Ivan Vyrypaev come una miscela dell’estetica di Quentin Tarantino e della spiritualità di Andrei Tarkovsky.
È noto per la sua posizione intransigente contro la collaborazione con lo Stato russo, soprattutto dopo l’invasione su larga scala dell’Ucraina da parte della Russia, che ha denunciato con veemenza. Decise di donare all’Ucraina tutti i proventi della messa in scena delle sue opere teatrali in Russia, il che portò a un divieto totale delle sue opere e a un procedimento penale nei suoi confronti. Vyrypaev è stato arrestato e condannato in contumacia a sette anni e mezzo di carcere per aver diffuso false informazioni sull’esercito russo, ai sensi dell’articolo 207.3 del Codice penale russo.
Attualmente è direttore artistico e produttore generale della Teal House Integral Development Foundation di Varsavia.
Teal House è una fondazione culturale internazionale con sede a Varsavia che mette in contatto artisti profughi con comunità globali attraverso la cultura e l’arte. Fondata da Karolina Gruszka e Ivan Vyrypaev nel 2022, sostiene coloro che sono stati costretti a lasciare le loro case.
“Offriamo agli artisti profughi opportunità di crescita professionale e di espressione creativa, mettendoli in grado di integrarsi e di avere un impatto in nuovi contesti culturali. Coltivando lo sviluppo e i talenti individuali, espandiamo le possibilità creative globali, rafforziamo i legami culturali e stimoliamo la trasformazione dell’umanità“.