UNA SOCIETÀ MIGLIORE DOPO LA PANDEMIA
FRANCO FRATTINI
Presidente aggiunto del Consiglio di Stato
coordina l’incontro
Oberdan Forlenza, Presidente Fondazione Teatro Due
ARENA SHAKESPEARE
22 giugno, ore 21:00
Franco Frattini, magistrato, diviene procuratore dello Stato nel 1981. È Presidente Aggiunto del Consiglio di Stato e Presidente di sezione (nominato Consigliere di Stato per concorso pubblico nel 1986). È stato due volte Ministro degli Esteri (2002-2004 e 2008-2011), e Vice Presidente della Commissione Europea e Commissario per la Giustizia, Sicurezza e Libertà (2004-2008). Tra gli altri incarichi è stato Segretario generale presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri (1994), Presidente del Comitato Parlamentare per i servizi di informazione e sicurezza e per il segreto di Stato (1996), Ministro per la Funzione Pubblica e per il Coordinamento dei Servizi di Informazione e Sicurezza (2001- 2002), membro della Commissione per le riforme costituzionali (2013-2014) e Consigliere speciale del governo serbo per le trattative di adesione all’Unione Europea. Dal 2012 è Presidente della United Nations Association for Italy – Società Italiana per l’Organizzazione Internazionale (SIOI), ente non a scopo di lucro a carattere internazionalistico. Nel 2014 è chiamato al CONI come Presidente dell’Alta Corte di Giustizia Sportiva.
Tra i vari riconoscimenti Franco Frattini è stato insignito, da parte del Presidente della Repubblica di Francia, dell’ordine di Commandeur della Legion d’onore. Nel 2011 riceve a Losanna il Collare d’Oro dell’ordine Olimpico, la più alta onorificenza del Comitato Olimpico Internazionale, per il suo impegno personale e per l’azione italiana a favore del riconoscimento al CIO dello status di Osservatore presso le Nazioni Unite. Inoltre, è stato insignito dell’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce della Repubblica Italiana e dell’Ordine di Amicizia tra i Popoli da parte della Federazione Russa.
Partecipa e aderisce a numerose iniziative per la promozione e la difesa dei diritti degli animali.
La pandemia ha fermato il lavoro, rapporti sociali e personali, la voglia di stare insieme e crescere.
Il mondo del teatro ha pagato e sta ancora pagando un prezzo molto alto, con la chiusura degli spazi, l’immobilita degli attori, soprattutto con la perdita del contatto tra persone, cittadini.
È un prezzo in termini di crescita collettiva, civile e culturale.
Questo è quanto è successo e nessuno era consapevole, quindici mesi fa, di quanto lungo sarebbe stato il tunnel e quanto forte il prezzo da pagare.
Possiamo ora sperare di essere – se non ora tra non molto – fuori dalla pandemia. E forse una prima riflessione è possibile.
Potremo avere un mondo migliore dopo la pandemia? Vogliamo fortemente crederlo.
Ma occorre capire quanto il nostro mondo è cambiato in questi mesi e come potrà ancora cambiare, nei rapporti internazionali e politico-economici, nell’organizzazione e nell’accesso alla cultura, nei nostri rapporti con la scienza.
Per questo, abbiamo ritenuto utile proporre una serie di riflessioni con eminenti personalità della scienza, della cultura, della politica e del diritto. Perché possano offrirci una valutazione fuori dall’ansia e prima che la quotidianità con le sue esigenze prenda il sopravvento.
Si tratta di incontri brevi e diretti, caratterizzati da alta competenza e franchezza. Potremo dialogare e porre e porci domande, per comprendere cosa deve e può cambiare, in definitiva cosa occorre fare per avere una vita migliore.
Oberdan Forlenza