LA DIVINA COMETA
SPAZIO GRANDE
6 giugno, ore 20:30
INGRESSO LIBERO
un film di Mimmo Paladino
con (in ordine alfabetico)
Tomas Arana , Emma Arensi, Mimmo Borrelli, Ferdinando Bruni
Riccardo Coppola, Luigi Credendino, Angelo Curti, Nino D’Angelo, Elio De Capitani
Francesco De Gregori, Roberto De Simone, Cristina Donadio, Emanuele Donadio
Giovanni Esposito, Giuliana Gargiulo, Sebastiano Grasso, Alessandro Haber
Leandro Ianniello, Ettore Ianniello, Gian Ruggero Manzoni, Azzurra Mennella
Enzo Moscato, Ginestra Paladino, Sergio Rubini, Luca Saccoia
Daniele Sansone, Peppe Servillo, Toni Servillo, Tonino Taiuti, Toni Thorimbert
Erasmo Treglia, Pietro Valeri Curti, Giovanni Veronesi, Sergio Vitolo
una produzione Run Film e Nuovo Teatro con Rai Cinema
con il contributo di Film Commission Regione Campania, MiC – Ministero della Cultura
in collaborazione con Sky Arte
Un treno porta a destinazione un attore e una famiglia di senzatetto. Il loro viaggio non è solo la ricerca di una casa ma una messa in scena: l’attore prende le vesti di un Dante che nessuno accompagnerà nella sua discesa all’inferno, la famigliola vaga alla ricerca della casa promessagli. Di volta in volta, un numerologo prova a trovare un senso a tutta questa commedia, a raccontare il viaggio tra i gironi infernali e le grotte del presepe, tra l’arte popolare e quella di ricerca. Il conte Ugolino e Paolo e Francesca raccontano le loro pene tra aneddoti della storia della fotografia e della pittura, tra simboli e parole, tra Pontormo e Glenn Gould. Dante, ammutolito, passa tra guerra e bestemmie e miserie, in un viaggio dentro il tempo e lo spazio della creatività e delle idee più eretiche. La povera famiglia cerca solo un riparo e un tozzo di pane, ma la sua più che una ricerca sembra sempre più un indovinello. Intanto tutte le arti giungono sul tavolo della messa in scena, portate da un gruppo di Magi smarriti e arrivati tardi all’appuntamento, bisogna donare qualcosa e tra loro c’è chi porta il teatro, chi la musica e chi il nulla. Chi cercano? Si arriverà a riveder le stelle? Il viaggio di ciascuno dei personaggi è un unico andare, guidati da una divina cometa, in un’ascesa dal fondo dell’inferno fino al paradiso.
Ho sempre pensato che un film non si sostituisca alla pittura, non vi si sovrapponga, è semplicemente un’altra cosa. Nello stesso tempo però se guardi nell’obiettivo, nel rettangolo della macchina da presa puoi immaginare che quello sia lo spazio della tela.
Ma non solo questo. Quello che conta non è solo il momento delle riprese o della regia. Non è l’unico momento creativo. Molto avviene durante il montaggio, o la composizione delle musiche…
È una forma che prende vita lentamente.
Per molti versi il cinema è paragonabile alla scultura.
Quando modelli una forma in creta o in gesso, hai appena cominciato. Dopo c’è la fusione, la limatura, la patina… Non solo. I tempi di attesa, i tempi tecnici, tra un film e una scultura sono simili. E nel momento in cui ti fermi accade che poi rivedi il lavoro con occhi nuovi. E magari ricominci. Creare un film è qualcosa di analogo alla scultura ma è come plasmare la luce. Questo è quello che mi ha affascinato. Lavorare con la luce che si materializza, che diventa immagine, movimento, parola, suono.
Mimmo Paladino