LETTURE A PUNTATE
LA MONACA – La bella che trasgredì il voto
OROONOKO – Lo schiavo reale
di Aphra Behn
con Paola De Crescenzo
LA MONACA – La bella che trasgredì il voto
SPAZIO CALDAIE
PRIMA PUNTATA
20 e 21 febbraio ore 20.30
22 febbraio ore 18
SECONDA PUNTATA
27, 28 febbraio e 1 marzo ore 20.30
La metamorfosi di una donna che sfida apertamente i ruoli di genere del suo tempo, per entrare in medias res nella poetica di Aphra Behn.
La monaca – La bella che trasgredì il voto ha per protagonista la figlia del Conte Henrick de Vallary, Isabella, che ha abbracciato la vita religiosa. Per lei l’amore è un sentimento tanto ardente quanto ambiguo; con l’avvento dell’adolescenza, infatti, il desiderio amoroso inizia a turbare le sue presunte certezze…
Attraversando i conflitti interiori della giovane protagonista, questo rivoluzionario romanzo breve, uno degli ultimi pubblicati in vita da Astrea nel 1689, solleva interrogativi sulla natura del desiderio e sull’autodeterminazione femminile. In un crescendo di scandali, patti infranti e colpi di scena, Aphra Behn sembra domandare: quanta crudeltà può scaturire da una donna tanto morigerata per poter salvare il proprio onore?
OROONOKO – Lo schiavo reale
SPAZIO SHAKESPEARE
PRIMA PUNTATA
6 e 7 marzo ore 20.30
8 marzo ore 18
SECONDA PUNTATA
13 e 14 marzo ore 20.30
15 marzo ore 18
TERZA PUNTATA
27 e 28 marzo ore 20.30
29 marzo ore 18
Testimonianza diretta del mondo coloniale inglese, letta e vista con gli occhi stessi di Aphra Behn che stando alle ricostruzioni biografiche nel Suriname ha vissuto davvero, Oroonoko – Lo schiavo Reale è considerato il suo romanzo più celebre e un testo fondante della letteratura anti-coloniale, nonché precursore della narrativa abolizionista.
Sullo sfondo della tratta degli schiavi tra Africa e Sud America, l’amore travagliato fra il bellissimo Principe ridotto in schiavitù e la giovane Imoinda restituisce un ritratto preciso e interessante di un personaggio inusuale per il tempo, lo schiavo.
Attraverso questa storia tragica, narrata da voce femminile, Astrea non sfida solo le argomentazioni dominanti dell’epoca su colonialismo e schiavismo, ma anche la convinzione che la letteratura sia prerogativa maschile, rivendicando una volta per tutte il proprio ruolo di scrittrice.