con Raffaele Esposito e Enzo Paci
La commedia degli errori
Tra gli stati di Siracusa ed Efeso c’era un tempo molta ostilità: per questo motivo a Efeso venne emanata una legge molto crudele secondo la quale, se un mercante di Siracusa veniva scoperto in quella città, doveva essere giustiziato a meno che non fosse in grado di pagare una cauzione…
Misura per misura
Un tempo, nella città di Vienna, regnava un duca tanto buono e gentile da sopportare che i suoi sudditi trascurassero impunemente leggi; in particolare una di queste leggi era stata quasi dimenticata: quella che condannava a morte ogni uomo che viveva con una donna che non fosse sua moglie…
Un gioco di specchi, l’equivoco, lo scambio. Tutti questi elementi caratterizzano Measure for measure, una divertente quanto intricata commedia del Bardo, “tradotta” in forma di racconto dai fratelli Lamb. Ma c’è molto di più. Il filo che separa il comico dal tragico è qui sottilissimo, come racconta Raffaele Esposito. Proprio lui, già protagonista di Shakespeare nel Troilo e Cressida, sarà l’interprete di questo racconto, che si chiama Misura per misura ma potrebbe chiamarsi “occhio per occhio”: ci narra la stupenda meccanica del contrappasso, la collisione tra sistemi di valori contrastanti, tra la legge del taglione e la logica del perdono mai gratuito. E se specchio è quello tra le vicende del Duca e quelle di Angelo, lo è anche l’invenzione tutta shakespeariana di indagare (e far esplorare ai personaggi) l’umanità del diverso: ciò che succede a corte viene riproposto dai personaggi più umili e bassi, lasciando il dubbio su quale delle due situazioni sia la storia e quale la parodia. È quindi anche uno sguardo sull’umanità, sulla vendetta, sul contrappasso appunto, che si vede nel testo e che torna nel racconto, una forma che l’attore esplora nell’intento di rafforzare il “patto” con il suo pubblico per portarlo all’interno della storia.
Anche La commedia degli errori, considerata una fra le più farsesche opere di Shakespeare, usa tutti gli stilemi della commedia: il doppio, lo scambio, la confusione dell’identità, il rocambolesco scioglimento finale. Da questi elementi è stato affascinato Enzo Paci, che ci porterà nell’infinita serie di capovolgimenti a cui i gemelli omonimi Antifolo di Efeso e Antifolo di Siracusa sono soggetti, così come lo sono i loro servi, anch’essi omonimi, Dromio di Efeso e Dromio di Siracusa. Sfondo e cornice di questa storia è la rivalità totale (che a volte sfiora il tragico e l’epico) tra le due città, rivalità che porta il vecchio Egeone ad essere arrestato e condannato a morte. Paci parte proprio da qui per la sua incursione nel testo: il racconto può ritardare la condanna, il racconto salva la vita. E nell’affrontare questa insolita forma, quella del racconto per “ragazzi e ragazze” voluto dai fratelli (anche loro!) Lamb, vuole che la parola e la narrazione siano la chiave per comprendere i meccanismi umanissimi e comici del testo, anche dove esso sembra più intricato. Un’altra occasione in cui l’attore, unica voce narrante e contemporaneamente interprete di tutti i personaggi e dei loro doppi, sfiderà la trama e guiderà il pubblico tra trovate comiche e stravolgimenti picareschi. Il divertimento è assicurato.