SHAKESPEARE COME VI PIACE
Indagine sulla vitalità quadrisecolare del più grande Uomo di Teatro d’ogni tempo
Conversazioni a cura di Luca Fontana
Con la partecipazione degli attori dell’Ensamble Stabile di Fondazione Teatro Due
In occasione dei quattrocento anni dalla morte di William Shakespeare, il più grande uomo di teatro di ogni tempo, l’Associazione Amici del Teatro Due presenta un ciclo di nove lezioni spettacolo dedicate all’approfondimento del teatro elisabettiano, segnatamente dell’opera del Bardo.
Il ciclo di conversazioni sarà curato dal Prof. Luca Fontana, traduttore e saggista, docente di Strutture drammaturgiche del teatro al corso di Laura Magistrale Scienze e Tecniche del Teatro dell’Università IUAV di Venezia. Grazie alla fattiva collaborazione con Fondazione Teatro Due, l’Associazione Amici del Teatro Due propone alla città un percorso di conoscenza e di approfondimento dell’arte del grande uomo di teatro, autore che più di ogni altro segnò la storia del elisabettiano e non solo. Shakespeare come vi piace è un percorso che prenderà la forma dialogica di conversazione, contrappuntata da interventi attorali e musicali. Il progetto si articolerà in nove appuntamenti ospitati da Teatro Due da ottobre a dicembre 2016. Focalizzandosi ogni volta su una tematica o un titolo cruciali nella storia artistica del “Cigno dell’Avon”, gli incontri metteranno in luce quanto sia determinante una buona regia contemporanea per apprezzare nella sua pienezza l’opera shakespeariana.
19 ottobre 2016 – Uno specchio offerto alla natura
Chi e cosa chiamiamo William Shakespeare? Un monumento, un uomo, una ditta, un corpus d’opere soggette all’accanimento interpretativo della critica accademica, o la più meravigliosa raccolta di copioni ancora pronti dopo 400 anni all’uso vivo, ossia alla pratica teatrale?
26 ottobre 2016 – Questo “piccolo Zero di legno”
Spazio teatrale e convenzioni rappresentative del tempo. Cosa possono insegnare a noi. Dalla struttura architettonica dei vari teatri del periodo elisabettiano alla conformazione delle compagnie teatrali, un’incursione nelle pratiche teatrali dell’epoca in cui Shakespeare, autore, attore e “impresario” teatrale, vive e opera.
2 novembre 2016 – Il “pallido prence danese”
Amleto e l’appropriazione, o espropriazione, romantica di Shakespeare. Fra tutte le grandi creazioni shakespeariane, soprattutto il principe danese è stato vittima di quella che potremmo definire “fallacia psicologica”, figlia di quella grande psicologizzazione del mondo di cui la temperie romantica ottocentesca (e non solo) è stata nume tutelare.
9 novembre 2016 – La “lamentosissima farsa”
Il Sogno della prima notte d’estate, commedia perfetta e luogo di tutti gli aspetti della comicità in Shakespeare: ironia, parodia, assurdo e gioiosa liberazione degli istinti. Perfetta commedia mozartiana, si rivela anche antenata di meccanica e geometria del comico puro, quale incontriamo in Offenbach, Feydeau o Ernst Lubitsch.
16 novembre 2016 – Un “pugnale della mente”
Macbeth, ossia Machiavelli a teatro. Forte della grande diffusione che “Il Principe” del Segretario fiorentino ebbe in tutta Europa, il “Machiavel” è diventato un vero e proprio carattere teatrale, assai sfruttato nel periodo elisabettiano, da Marlowe a Shakespeare. Giovandoci anche dell’aiuto di ulteriori riscritture di “the Scottish play” (com’è comunemente conosciuta nei paesi anglofoni), fra cui spicca l’opera omonima di Giuseppe Verdi, la migliore traduzione-acclimatazione di un testo di Shakespeare in italiano, investigheremo i tratti fondamentali della più breve fra le tragedie shakespeariane.
23 novembre 2016 – Campane a mezzanotte
Accade a volte che un personaggio debba attendere secoli prima di trovare la sua incarnazione perfetta in un attore-creatore. Falstaff attendeva Orson Welles. La vitalità giocosa e sensuale, venata di carnale malinconia, del protagonista sarà investigata attraverso l’interpretazione del grande attore statunitense, ma anche alla luce di altre riletture, prima fra tutte quella verdiana.
30 novembre 2016 – Viale del tramonto
Antonio e Cleopatra, o la teatralità del potere.
Leggendo questo dramma, è facile accorgersi dell’importanza che il mondo del teatro riveste nella costruzione del tessuto metaforico dei dialoghi. I grandi protagonisti del tracollo della Repubblica romana, vivendo in un mondo di puro piacere, idealizzazione della loro fantasia, non potranno coronare il proprio sogno e saranno destinati a dirsi addio, cedendo alla Realpolitik di Ottaviano; ma lo spettacolo deve andare avanti…
7 dicembre 2016 – Guerra e libidine
Troilo e Cressida – la grande storia vista e agita da legulei e portinaie. Presentandosi come piccolo anti-romanzo amoroso ambientato in un angolo di un vasto anti-epos, quest’opera è una grande desublimazione degli ideali guerreschi ed eroici che la classicità ci ha consegnato, mirabilmente condensata nel desublimatore per eccellenza: Tersite.
14 dicembre 2016 – Cosa siamo noi per Ecuba o Ecuba per noi?
Siamo degni di Shakespeare? Degni di lasciarci mettere a nudo dai suoi personaggi che ci interrogano dalla scena? Nostro contemporaneo, o nostro antenato che sia, il suo teatro ci parla ancora? Siamo noi il pubblico di cui ha bisogno?